Smile 2, recensione: uno snervante horror psicologico con una protagonista sorprendente
Recensione e tutto quello che c’è da sapere sul sequel horror di Parker Finn con Naomi Scott, Rosemarie DeWitt, Ray Nicholson e Peter Jacobson – Al cinema con Paramount Pictures e Eagle Pictures.
Smile 2 ha debuttato nei cinema italiani con Paramount Pictures e Eagle Pictures, il regista Parker Finn dopo un esordio col botto grazie alla sua terrificante opera prima Smile, uno dei migliori horror psicologici di sempre, bissa e con la sua brutale opera seconda che farà la gioia dei fan del genere horror in tutte le sue molteplici digressioni.
Finn non solo alza l’asticella, ma con questo sequel riesce a superarsi con uno snervante giro su montagne russe infernali in cui ci accompagna una sbalorditiva Naomi Scott nei panni di Skye Riley, una pop star irrimediabilmente “danneggiata” che diventa la nuova vittima del nostro letale demone stalker.
Sul punto di iniziare un nuovo tour mondiale, la star internazionale del pop Skye Riley (Naomi Scott) inizia a vivere esperienze sempre più terrificanti e incomprensibili. Schiacciata dalle crescenti angosce e dalle pressioni della notorietà, Skye è costretta a confrontarsi con il suo passato oscuro per riprendere in mano la sua vita prima che vada in pezzi.
Smile 2 – La recensione del film
Tutto ha inizio nel 2022 quando esce “Smile”, un inquietante horror psicologico che segna l’esordio alla regia di Parker Finn che per l’occasione amplia un suo corto del 2020 dal titolo Laura Hasn’t Slept. Il film ci racconta di una infestazione demoniaca molto particolare poiché il demone “Smile” una volta contagiata la sua vittima ne manipola la mente e la percezione, trascinandola in un baratro di terrore e paranoia fino al suicidio. Atto che deve essere compiuto di fronte a colui o colei in cui il demone “salterà” dopo la morte dell’ospite originale, un po’ come accadeva nel thriller-horror Il tocco del male con protagonista Denzel Washington.
Il regista Parker Finn nel primo film allestisce una vera e propria esperienza di stampo paranoide, con la vita della psichiatra Rose Cotter, interpretata dalla brava Sosie Bacon, che viene letteralmente annientata con una psiche che va letteralmente in frantumi di fronte ad un’entità demoniaca all’apparenza inaffrontabile, alla stregua di un brutale virus senza vaccino, che si rivelerà in tutta la sua terrificante fisica deformità in un finale assolutamente perfetto nel suo comprensibile nichilismo.
Di fronte ad un gioiellino come “Smile”, in cui si sfiorava la perfezione, il pensiero di un sequel avrebbe avuto lo stesso sapore amaro di un It Follows 2 o di un Babadook 2, sequel per fortuna mai realizzati. Si può rischiare di rovinare la quasi perfezione orrorifica rischiando di banalizzarla con una potenziale sbiadita copia dell’originale? La risposta viene da sé e quando abbiamo appreso di “Smile 2” e di una storia incentrata su una pop star caduta in disgrazia, interpretata dalla talentuosa Naomi Scott, nubi nere si sono addensate su questa nuova incursione nella tana del demoniaco e ghignante Bianconiglio creato da Parker.
“Purtroppo” gli oltre 200 milioni di dollari incassati dal primo film e le critiche ampiamente positive hanno innescato quel meccanismo tanto caro a Hollywood di bissare a prescindere, e magari di farlo in tempi brevi così da cavalcare il successo del film originale e, come si suol dire, battere il ferro finché è caldo. Nonostante un’infinita serie di precedenti, con sequel horror che vanno dall’insulso all’inutile, Finn firma un contratto pluriennale con Paramount Pictures e sforna uno “Smile 2”, ma guarda un po’ le cose non solo funzionano alla grande, ma il sequel rivaleggia con l’originale.
Finn con “Smile 2” non solo eguaglia e supera l’originale, ma regala a Naomi Scott il miglior ruolo della sua carriera. Confermando una vibrante vis drammatica, Scott costruisce una performance coinvolgente entrando letteralmente nella pelle della sua Skye Riley, che per l’occasione mette in risalto anche le doti di cantante e performer dell’attrice, con tanto di brani scritti e interpretati appositamente per la colonna sonora del film. Sulla scia di Saleka Night Shyamalan e la sua Lady Raven vista nel recente thriller Trap di M. Night Shyamalan.
Se nel primo film avevamo un minimo di consapevolezza di quanto l’infestazione demoniaca incidesse sulla realtà percepita dalla protagonista, con “Smile 2” il labile confine tra mondo reale e distorta realtà percepita scompare e sia la protagonsita che lo spettatore finiscono per non distinguere più ciò che è reale da ciò che il demone crea per minare la capacità di reagire della sua vittima, al fine di prenderne, allucinazione dopo allucinazione, il totale controllo. In “Smile 2” la scala della violenza, del gore e della capacità demoniaca di turbare sono mostrati su una scala “orrorifica” difficile da stabilire, su schermo assistiamo ad un crescendo di paura e follia che ad un certo punto spinge lo stesso spettatore ad arrendersi a qualcosa a cui durante la visione è sempre più complicato dare un senso.
La performance di Naomi Scott è così coinvolgente e spinta al limite che a tratti diventa parecchio disturbante fino a sconfinare in un vero e proprio fastidio fisico verso il personaggio, che definire sull’orlo di una crisi di nervi è un eufemismo. Al regista però non basta averci trascinato in questo infernale baillame e averci tolto ogni punto di riferimento e appiglio con la “realtà”, ma nel finale assesta un ulteriore colpo. Con il manifestarsi fisico della nefasta entità, Finn fa uno scatto in più, in uno strabiliante mix di effetti pratici e CG, il finale di “Smile 2” ci riporta ai mitici anni 80, quelli dello splatter, del body-horror e delle disturbanti creature animate da burattinai e piazza un colpo finale da K.O.. Il demone si palesa ancora una volta in tutta la sua disturbante e deforme anatomia di stampo lisergico, fuoriuscendo letteralmente dalla protagonista e “ghignando” al nostro indirizzo per la sua strabordante vittoria che fa il paio con quella, altrettanto insindacabile, del regista Parker Finn, a cui a questo punto non possiamo che indirizzare un sentito “chapeau”.
Curiosità
- La cicatrice sul ginocchio di Skye ha la forma di un sorriso.
- Kyle Gallner è l’unico attore a riprendere il suo ruolo dal primo film.
- Mentre pianificava il sequel, Parker Finn ha buttato giù molte idee nel “primo mese” di brainstorming, ritenendo che se “mi vengono così in fretta, sono troppo ovvie”. Poi una sera, in un improvviso lampo di ispirazione, gli è venuta l’idea per Skye Riley. “C’è stata una sera in cui questa idea di questo personaggio, Skye Riley, questa pop star, mi ha colpito come un fulmine. Ne sono rimasto ossessionato”, ha detto Finn. “Adoro che questo mondo sia così inaspettato per un film horror. Questo mondo sfarzoso, glamour e scintillante di una pop star sembrava una tale collisione con ‘Smile’. E mi piacerebbe davvero vedere dove potrebbe andare a parare”.
- Il regista Parker Finn dice che realizzare il sequel è stato come adattare un film da 10 galloni a un budget da cinque galloni, dicendo “Ho cercato di spingere tutto al suo estremo assoluto. “Avevamo qualche risorsa in più, più giocattoli con cui giocare. Ma cerco sempre di andare oltre il mio budget e oltre ciò che il programma consente”, ha anche detto Finn. “[Ho cercato] di spingere tutto al suo estremo assoluto. Quindi, in un certo senso, è stato lo stesso o quasi più stressante per quello che abbiamo fatto in questo.”
- L’acconciatura di Skye è stata ispirata da Kristen Stewart che in precedenza aveva lavorato con Naomi Scott in Charlie’s Angels (2019).
- Lo scrittore e regista Parker Finn ha scelto Ray Nicholson per il ruolo di Paul in omaggio al ruolo memorabile del suo famoso padre Jack Nicholson in Shining (1980) di Stanley Kubrick.
- Parker Finn ha detto di non aver scritto il ruolo di Paul pensando a Ray Nicholson, dice che la connessione è finita per essere un “meraviglioso kismet*” che ha funzionato a loro favore. *Il destino fissato da Dio per gli uomini
- Sia Naomi Scott (Skye) che Drew Barrymore (che interpreta se stessa) hanno interpretato gli angeli di Charlie Townsend nella serie di film: Barrymore nei primi due (2000 e 2003) e Scott nel terzo (2019). Sia gli angeli di Scott che quelli di Barrymore sono stati i catalizzatori delle trame dei cattivi del loro film.
- Parker Finn ha detto al sito Bloody Disgusting che ha preso in considerazione (anche se per poco) l’idea di far diventare Joel il protagonista. “Adoro Kyle Gallner”, sottolinea Finn. “Adoro lavorare con lui. È diventato un amico incredibilmente buono. Chiacchieriamo sempre e, naturalmente, c’è stata una considerazione del tipo, ‘Oh, il prossimo film potrebbe seguire Joel?’ Ma quando mi sono avvicinato al sequel, volevo assicurarmi che tutto ciò che avrebbe potuto essere una continuazione tradizionale o ovvia, volessi semplicemente cancellarlo dalla lista. Non volevo fare la cosa prevista; non volevo prendere la strada più facile. Volevo sfidare me stesso a creare qualcosa che sembrasse fresco e nuovo, e che avesse anche un nuovo modo tematico emotivo. Avevo bisogno di trovare un personaggio che sembrasse la spina dorsale giusta su cui appendere la storia, ed è così che ho sviluppato il personaggio di Skye Riley. “Ma visto dove è finito il primo film volevo assicurarmi che ci fosse la giusta quantità di tessuto connettivo tra i due, e come si passa da un detective della polizia di New York a una mega pop star di New York? È stato davvero divertente. Ovviamente, poiché mi piace lavorare con Kyle, volevo creare questa opportunità per questa incredibile scena di apertura di bravura e dargli la possibilità di mettere davvero alla prova le sue capacità di recitazione. Penso che Kyle sia un artista incredibile; è solo la scena di apertura, ma ha lavorato molto per darle vita, e sono così orgoglioso di lui.”
- Drew Barrymore (che interpreta se stessa) ha precedentemente interpretato il ruolo di una giovane donna perseguitata da un demone che poteva assumere le sembianze di se stessa in Doppelganger (1993).
- Skye Riley viene spesso vista bere grandi sorsi di bottiglie d’acqua intere durante il film in piedi. In realtà i dottori raccomandano di evitare di farlo, perché sovraccarica il corpo, riduce l’assorbimento di vari nutrienti e rende difficile per il corpo idratarsi correttamente. In genere si consiglia di consumare acqua lentamente, sorseggiando a sorso e sedendosi.
- È stato distribuito in Germania come: Smile 2 – Siehst du es auch? (Smile 2 – Lo vedi anche tu?)
- Il secondo film in cui ha recitato Rosemarie DeWitt presentava nelle pubblicità un sorriso inquietante. Il primo è stato il remake del 2015 di Poltergeist (2015). Entrambi i film presentavano un personaggio circondato da una maledizione.
- Strana coincidenza che il primo film “Smile” presentasse Kal Penn e questo sequel presenta Peter Jacobson, entrambi erano attori fissi della serie TV di successo Dr. House (2004) che parlava di dottori che lavoravano insieme per aiutare a diagnosticare e curare le persone malate, avendo persino delle trame con pazienti psichiatrici.
- Peter Jacobson ha avuto un piccolo ruolo come insegnante in Transformers (2007), che presenta l’Autobot Bumblebee che può trasformarsi in una Camaro. Naomi Scott ha interpretato la Pink Ranger in Power Rangers (2017) un decennio dopo, in cui si vede il modello esatto del veicolo di Bumblebee e si fa riferimento al personaggio.
Curiosità con “SPOILER” sul finale
- L’amico di Skye che muore suicida si chiama Lewis Fregoli. Il delirio di Fregoli si verifica quando qualcuno crede che più persone siano in realtà la stessa persona travestita, il che, come mostrato nel primo film, è il modus operandi dell’Entità Smile e si adatta alla descrizione di Laura di “indossare i volti delle persone come maschere”.
- Parker Finn aveva sempre pensato di rendere il finale di Skye più grande della vita del personaggio stesso. Spiega: “Volevo fosse ancora più grande. In realtà, Alec mi ha detto che era la creatura più grande che avessero mai realizzato praticamente dalla Regina di Aliens. È davvero grande. Richiede più artisti al suo interno e ci sono un sacco di burattinai intorno. Era così importante per me creare questa creatura pratica perché adoro gli effetti pratici. So che effetti spaciali e CGI possono essere ottimi strumenti, ma voglio sempre assicurarmi che se li usiamo, sia una situazione ibrida. Che stiamo mettendo il più possibile davanti alla macchina da presa o creando elementi pratici per poi comporre visivamente. Ma lo sviluppo è stato davvero divertente. Si trattava di come apparirà? Cosa sta facendo? Come lo stiamo portando molto oltre?” “Sapevo che volevo creare questo eco di un’immagine dall’originale, ma per renderla molto più grande”, continua Finn. “L’originale, siamo in questa piccola casa diroccata nel bel mezzo del nulla, non c’è nessun altro in giro. Questa volta, siamo sul palco principale di fronte a 20.000 fan urlanti, e volevo davvero appoggiarmi allo spettacolo della musica pop con essa e creare qualcosa che fosse davvero cosmicamente, semplicemente folle, ma anche orribile, ma anche allegramente assurdo, e lo adoro. Uno dei miei elementi preferiti è il torso di Skye che pende dal retro, che ci fissa ancora con un sorriso. Penso che sia un’immagine così divertente.”
- Il modo in cui Skye affronta le sue crisi di astinenza di droga e alcol tracannando bottiglie di vetro di acqua VOSS in un sol colpo non è stato fatto con nessun tipo di effetto visivo, ma l’attrice Naomi Scott lo fa davvero, ha detto “In realtà è molto difficile mandare giù una bottiglia [di Voss]. Immagino di non aver previsto quanto sarebbe stato spiacevole”.
- Uno degli indizi di “persone non reali” è che solo Skye interagisce con loro, come quando Elizabeth arriva all’appartamento di Skye, non riconosce la presenza di Gemma.
- Il medico che dice che Skye è gravemente disidratata nonostante beva costantemente acqua durante il film ci dice di non fidarci di ciò che vediamo e che l’Entità è in grado di evocare uno scenario molto più complesso, sottile e duraturo di quanto previsto. Ci sono anche diversi salti logici e incongruenze che non possono essere spiegati dal potere dell’Entità (come Skye che riesce a liberarsi e sopraffare sua madre senza lottare, imparando improvvisamente a guidare e riuscendo a farlo per circa un minuto con gli occhi chiusi) che alludono al fatto che l’intera scena non è reale.
- Quando i fan sorridenti che appaiono nella casa di Skye la trascinano giù e un braccio insanguinato le viene infilato in gola, non diversamente da come è stato rivelato che la possessione finale ha avuto luogo nel primo film. Anche se non è il momento esatto in cui Skye viene posseduta, l’Entità ha il controllo completo da quel momento.
- A Lukas Gage è stato chiesto della natura delle riprese della sua scena di morte. Ha ricordato che “le protesi di questa scena erano incredibili” e hanno richiesto molta preparazione per catturare “accuratamente” il suo volto fracassato: “Sì, le protesi erano incredibili. I ragazzi che le hanno realizzate hanno fatto un calco del mio viso e hanno fatto un sacco di strati diversi di quanto impatto avesse questo oggetto e cosa questo peso avrebbe fatto al mio viso. Poi [si tratta] di mostrarlo accuratamente”. Pur riconoscendo che il peso da palestra che il suo personaggio usa per fracassarsi il viso nella scena era solo di plastica, Gage ha assicurato che lui e il team “ci stavano davvero provando”, definendo anche il prodotto finale legittimamente il più difficile da guardare. Ha spiegato: “Cavolo, guarda. Era un peso di plastica, ma ci stavamo davvero impegnando. Ci stavamo impegnando al massimo. E sono molto sorpreso di quanto sia sconvolgente da guardare perché ero lì quel giorno. Ero l’attore, ed ero consapevole che c’era un’intera troupe di macchine da presa. Ma è una delle cose che ho fatto che è legittimamente la più difficile da guardare per me. È davvero inquietante.”
- Il personaggio di Alfredo è probabilmente un omaggio a Perfect Blue, romanzo di di Yoshikazu Takeuchi da cui è stato tratto anche un film anime. La trama segue uno stalker ossessionato da un artista pop idol in modo simile a come Alfredo è ossessionato da Skye. Nel film Alfredo commenta come Skye abbia una “pelle perfetta”. Nel romanzo, l’obiettivo finale dello stalker è indossare la pelle di Mima.
- Il poster del film prefigura il destino di Skye alla fine, c’è una crepa rossa che le scorre lungo l’occhio destro, che allude al punto in cui Skye sbatte fatalmente un microfono mentre è posseduta dall’Entità.
- Questa è la seconda volta che un personaggio interpretato da Naomi Scott si esibisce al Madison Square Garden. La prima è stata Mohini “Mo” Banjaree in Lemonade Mouth (2011).
Smile 2 – La colonna sonora
- Le musiche originali del film sono del compositore premio Emmy Cristobal Tapia de Veer (la ragazza che sapeva troppo, Babygirl, Utopia, Hunters, The White Lotus, Dirk Gently) che torna a collaborare con il regista Parker Finn dopo aver musicato l’originale “Smile” (2022).
- Naomi Scott ha avuto solo poche settimane per provare le canzoni e la coreografia di Skye Riley prima dell’inizio delle riprese. Mentre cercava di capire il suo sound e il suo look, Scott non ha attinto a una sola fonte di ispirazione per paura di essere troppo “derivata da una particolare pop star”. Invece, “si è fidata di tutti quegli artisti che che avevo consumato negli anni erano inconsciamente lì.” “Il canto e la danza sono stati la parte divertente per me”, ha detto Scott. “Mi sono lasciata andare a qualcosa di organico e ho trovato la voce di Skye con la coreografia e i costumi che erano già lì.”
- Diverse canzoni interpretate nel film di Skye Riley sono state pubblicate su iTunes e successivamente raccolte in un EP.
- Naomi Scott ha detto di aver emulato Lady Gaga per creare la sua Skye Riley.
Le musiche originali del film:
1. Hollowed Out (4:04)
2. Smile (3:40)
3. Life Sober (1:06)
4. Scars (0:51)
5. Od’ing (2:39)
6. Deluxe (1:19)
7. Photoshoot (1:05)
8. Cheese (3:05)
9. Man (2:41)
10. Not Your Fault (0:32)
11. Words of Wisdom (0:35)
12. What Did You Say? (0:40)
13. Prepare (1:02)
14. Vanity Room (0:38)
15. A Woman Who Keeps Her Word (0:47)
16. Phone Screen (1:44)
17. Anxiety (1:22)
18. Smilers (3:27)
19. Inside Your Head (2:46)
20. Escape (6:27)
21. Drive (1:00)
22. Redemption (1:32)
23. Break a Leg (2:45)
24. Showtime (5:01)
25. Smile End Credits Bonus (2:58)
La colonna sonora di “Smile 2” è disponibile su Amazon.
Le canzoni di Skye Riley:
1. Grieved You (performed by Naomi Scott) (2:39)
2. New Brain (performed by Naomi Scott) (3:04)
3. Just My Name (3:32)
4. Blood On White Satin (performed by Naomi Scott) (2:42)
5. Death of Me (2:45)
6. Just My Name (Piano Version) (3:16)
Fonte: IMDb / Wikipedia